L‘ernia inguinale è la manifestazione più frequente dei disturbi della parete addominale.
Oggi la riparazione dell’ernia inguinale è rapida, semplice, ben tollerata e permette un rapido ritorno alle attività quotidiane.
E’ una chirurgia riparativa e di ripristino funzionale, che si avvale di moderne tecniche di ricostruzione volte a ridare forma e funzione alla parete danneggiata dalla presenza di una ernia.https://www.easylabbz.com/ernia-inguinale/
Non è una chirugia estetica nè plastica, ma una vera chirurgia di ripristino della parete addominale, organo fondamentale per la funzione cardiorespiratoria e per la attività della colonna vertebrale.
Comprende la riparazione di lesioni semplici, come l’ernia ombelicale, epigastrica, inguinale e femorale ma anche la riparazione, con impianti di protesi sintetiche o di derivazione biologica, di voluminose lesioni della intera parete addominale.
I materiali protesici, le loro caratteristiche fisiche. meccaniche e strutturali, giocano oggi un ruolo fondamentale sia per il chirurgo che per il paziente: se il primo deve trovarli sicuri, maneggevoli e semplici da impiantare, il paziente non deve invece avere la sensazione di avere subito un impianto e quindi devono essere confortevoli e risultare praticamente ” inesistenti”.
La competenza chirugica in questo ambito si rivolge inoltre a tutti quei pazienti sottoposti a trattamenti chirurgici per riparazione di ernia che manifestano ancora disturbi dopo l’intervento, come cicatrici dolorose, alterazioni posturali, recidive erniarie , per valutare soluzioni riabilitative o chirurgiche.
Nelle ernie di maggiori dimensioni o di particolare complessità è necessario ricorrere allo studio TAC per definire la lesione e pianificare l’intervento.
Non deve essere poi trascurata la riabilitazione postoperatoria, sia negli interventi di riparazione della semplice ernia inguinale, sai in quella delle più grandi ernie postchirurgiche, dove il ripristino della anatomia funzionale della parete comporta la assunzione di un nuovo assetto della colonna vertebrale, del diaframma e degli stessi muscoli addominali che devono essere ricoordinati per garantire una funzione ottimale.